Mercedes eVito
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Mercedes eSprinter
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Mercedes eVito e eSprinter: il test drive dei due veicoli elettrici

Un veicolo elettrico. Bello, ecologico, vado dappertutto. Ma quanto mi costa? Quanto dura la batteria? Dove la ricarico? In quanto tempo? Si guasterà? Tutte domande pesanti che, nel campo delle autovetture, ancora devono trovare risposte definitive se si pensa ad uno sviluppo di massa. Ma quando si parla di veicoli commerciali i parametri cambiano. E se si analizzano bene le proprie esigenze, si scopre che quelle domande trovano una risposta convincente nei fatti, perlomeno in situazioni circoscritte.

Non possiamo ancora pensare di trasferire a breve termine il trasporto pesante a lungo raggio su gomma verso la mobilità elettrica. Ma per quanto riguarda le attività professionali in ambientazione urbana, quindi essenzialmente consegne e artigianato, la soluzione è già pronta, funzionante, competitiva, oggi. Altro fattore da non sottovalutare: le maggiori città europee si avviano a limitare in modo sempre più stringente la circolazione dei veicoli diesel (commettendo un errore gigantesco, ma questa è un’altra storia), inclusi i mezzi commerciali. Di conseguenza ben presto il disporre di un veicolo elettrico farà la differenza tra svolgere la propria attività ed essere impossibilitati a farlo.

Mercedes-Benz Vans ha mostrato alla stampa nei giorni scorsi i suoi primi due veicoli commerciali elettrici per uso urbano: eVito e il suo cugino maggiore eSprinter. Il primo verrà commercializzato subito dopo lo IAA 2018 per mezzi commerciali, in programma alla fine di settembre ad Hannover. Il più grosso eSprinter arriverà invece sul mercato nel 2019.
Si tratta di solidi vettori su cui le aziende possono letteralmente far viaggiare il proprio business indipendentemente dalla propria dimensione. Infatti, che si tratti di grandi aziende con flotte consistenti o imprese individuali con un piccolo parco veicoli, l’ecosistema di servizi fornito dalla casa tedesca permette di stabilire con grande accuratezza il grado di sostenibilità economica, strutturale e logistica di un tale passaggio; fornendo anche dopo l’acquisto il supporto per una gestione generale molto efficiente.

In altri termini: utilizzando una piattaforma digitale sofisticata ma di semplice utilizzo, Mercedes aiuta l’azienda a confrontare in modo preciso il TCO (Total Cost of Ownership, costo totale di possesso) sul lungo termine del veicolo elettrico con quello dell’attuale mezzo diesel, calcolandolo nelle effettive e individuali condizioni di utilizzo dell’azienda stessa. L’elemento di partenza è l’app eVan Ready.
La casa di Stoccarda fornisce anche un altro servizio non secondario. La consulenza per impiantare l’infrastruttura di ricarica nelle sedi aziendali senza provocare problemi di sovraccarico o intralcio. Quante colonnine servono, di che tipo e potenza, dove vanno collocate, dove devono passare i cavi. Tutte questioni critiche alle quali va data una risposta accurata ed esauriente ben prima di avviare i lavori.

MERCEDES eVITO: FACILE E LEGGERO

A livello di guida, uno dei pregi più importanti dei veicoli elettrici in generale deriva dalla posizione delle batterie. Collocando infatti un peso consistente sotto il pianale, si abbassa notevolmente il baricentro del veicolo. Questo permette vantaggi considerevoli in termini di tenuta di strada e agilità. Inoltre non viene sottratto spazio al carico, elemento vitale nel caso dei mezzi commerciali.

Il Mercedes eVito è perfetto per le consegne leggere urbane. Facilissimo da guidare, ci si adegua subito alla vera differenza di un veicolo elettrico: l’accentuato effetto “freno motore” che si verifica quando si rilascia l’acceleratore, anche senza premere il pedale del freno. Questo perché i motori elettrici funzionano anche come generatori: infatti durante decelerazioni e frenate viene recuperata l’energia cinetica che altrimenti verrebbe dispersa sotto forma di calore; in questo modo si ricarica la batteria, allungando l’autonomia gratis.
Il van eVito dispone di tre modalità di recupero dell’energia, selezionabili tramite le palette al volante (le quali non hanno la funzione di cambiare marcia, concetto inesistente nella trazione elettrica). Ogni modalità varia l’intensità del recupero, influendo sull’intensità della decelerazione. Ci si deve abituare, cosa che comunque accade dopo poche centinaia di metri.

A livello pratico, non ci sono altre significative differenze con le versioni tradizionali. Ciò che fa il Vito diesel, può farlo anche eVito. Consentendo di risparmiare cifre interessanti sull’intero periodo di utilizzo. Non solo sul carburante: a seconda di dove si opera, vanno messi in conto i vari vantaggi fiscali di cui godono i veicoli elettrici. Se poi ci sono anche incentivi statali o regionali all’acquisto, meglio ancora. E non dimentichiamo l’abbattimento dei costi di manutenzione; praticamente vengono a scomparire tutte le spese legate al motore.
Qualche numero non fa mai male. Mercedes eVito ha un motore da 84 kW di potenza, pari a 114 cavalli. Soprattutto la coppia massima è di ben 300 Newton metri, sempre disponibili, altro vantaggio dei motori elettrici. Il corrispondente propulsore diesel da 84 kW sul Vito normale si ferma a 270 Nm erogati tra 1.500 e 2.500 giri.

Le batterie hanno una capacità di 41 kWh, viene assicurata un’autonomia di 150 Km. Ben oltre le reali esigenze quotidiane delle aziende che operano in ambito urbano. La ricarica completa avviene in sei ore, tramite la wall box fornita da Mercedes. Quindi si collega il furgone alla sera in deposito e al mattino è nuovamente pronto. Si possono impostare due diverse velocità massime: 80 o 120 Km/h, a seconda dell’utilizzo; naturalmente la prima aumenta l’autonomia. Quando servono ricariche durante la giornata, in 45 minuti si recupera l’80% della capacità. Perfetto per la pausa pranzo.
Sono disponibili due varianti di passo per eVito: la versione base ha una lunghezza totale di 5.140 mm e un carico utile massimo di 1.073 Kg, quindi come il Vito diesel. La versione extra-long è lunga 5.370 mm e ha un carico utile di 1.048 Kg, peso massimo ammesso 3.200 Kg. Le capacità di carico sono rispettivamete di 6 e 6,6 metri cubi.

MERCEDES eSPRINTER: QUASI UN’AUTOMOBILE

Il Mercedes eSprinter trasferisce su una massa ed un volume superiori tutte le caratteristiche elencate per eVito, comprese le tre modalità di recupero energia. Qui la stabilità del furgone è ancora più sorprendente, sembra quasi di guidare un’automobile. La casa di Stoccarda ha per le mani un prodotto capace di dominare il nascente mercato delle consegne elettriche.

Il motore è lo stesso di eVito con identica configurazione. Naturalmente, data la diversa massa, le batterie hanno una capacità maggiore: 55 kWh. Viene mantenuta l’autonomia di 150 Km per un carico utile massimo di 900 Kg. C’è anche l’opzione delle batterie da 41 kWh: l’autonomia scende a 115 Km ma il carico utile massimo sale fino a 1.040 Kg. La carrozziera disponibile inizialmente sarà quella di tipo furgone con tetto rialzato e peso massimo ammesso di 3.500 Kg. Capacità massima di carico 10,5 metri cubi, come quella dello Sprinter diesel.