Le ultime news sul camion elettrico Tesla Semi a un mese circa dalle prime consegne. I primi truck full electric di Elon Musk, infatti, verranno consegnati a Pepsi il primo dicembre, ma c’è ancora molto mistero sul veicolo pesante che avrebbe dovuto rivoluzionare il mercato.
IL NUMERO DI TELAIO DEL PRIMO TESLA SEMI
Dopo la notizia dell’avvio della produzione in serie, all’inizio di ottobre, è trapelato qualche altro dettaglio, come il numero di telaio. Dal codice di 17 cifre è stato possibile, infatti, “rubare” qualche dettaglio in più.
Cabina singola
Sappiamo, quindi, che la prima generazione del Tesla Semi sarà a cabina singola, così indica il quinto carattere del numero di telaio (B).
Ricordiamo che la cabina offre all’autista una posizione centrale supportata da due schermi ai lati del volante per la visuale (un po’ come con le MirrorCam del Mercedes-Benz Actros).
15 tonnellate scarico
Il peso a vuoto del primo camion elettrico di Tesla dovrebbe essere di circa 15 tonnellate, la sesta cifra del numero di telaio (E), infatti, lo colloca nella classe 8.
Dall’undicesimo carattere, invece, si evince che i primi Semi verranno assemblati nello stabilimento di Reno, in Nevada. In realtà Musk aveva affermato in più occasioni che la fabbrica del Tesla Semi sarebbe stata la nuova Gigafactory di Austin, in Texas.
OK DALL’AGENZIA PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE
A fine ottobre abbiamo saputo che a fine settembre l’Agenzia per la protezione ambientale statunitense (EPA), aveva rilasciato al Tesla Semi il Certificato di Conformità necessario per circolare.
La notizia è curiosa perché, in pratica, ci dice che finora questa autorizzazione non era ancora mai stata richiesta, nonostante sia fondamentale per dare il via alle vendite e alle consegne.
PERPLESSITÀ E POLEMICHE
Quando le informazioni scarseggiano, si sa, c’è molto spazio per le ipotesi e i commenti. Più ci avviciniamo all’ora x in cui finalmente vedremo il Tesla Semi Truck circolare sulle strade, più si infuocano le polemiche.
Del resto, del Tesla Semi sappiamo che dovrebbe avere un’autonomia di 800 km e tempi di ricarica molto veloci: mezz’ora per raggiungere il 70%. Non è dato di sapere, però, che capacità hanno le batterie e quanto pesano. Non è un dettaglio da poco nel settore dell’Autostrasporto.
[VIDEO] Un Tesla Semi in panne sull’autostrada
Nell’attesa di scoprire cosa si nasconde dietro tutti questi misteri, cominciano a circolare anche i primi video “rubati” di test su strada finiti male.
Uno youtuber americano, ad esempio, il 4 ottobre scorso ha pubblicato un video in cui si vede un trattore Tesla Semi in panne sulla rampa di una superstrada.
3.600 kg di batterie?
Sempre sul social rosso, alcuni giovani ingegneri italiani si sono cimentati nel fare un po’ di calcoli, il loro video si intitola “l’incredibile fallimento ingegneristico dietro il Tesla Semi di Elon Musk?”.
Secondo le loro elaborazioni la capacità delle batterie potrebbe attestarsi sui 1.000 KWh e quindi pesare circa 3.600 kg.
Gli 800 km di autonomia sono reali?
I dubbi, però, non finiscono qui. C’è qualche perplessità anche sulla reale autonomia che è si stata dichiarata in un range di 800 km, ma non è specificato se sia a pieno carico e in quale ciclo. Le simulazioni sembrerebbero fare riferimento a un percorso pianeggiante, senza attrito e senza vento…
Tempi di ricarica veloce 30 min: è fattibile?
Il Tesla Semi Truck dovrebbe ricaricarsi al 70% in 30 minuti, la cosa è possibile se l’infrastruttura di ricarica è in grado di erogare la potenza necessaria. Secondo le elaborazioni dei giovani ingegneri youtuber, sempre considerando una capacità di 1.000 KWh servirebbe una charging rate di 1.400 KW (tra le 6 e le 10 volte i valori dei supercharger in circolazione).
Stazioni di ricarica sempre più energivore
Secondo uno studio della società di servizi americana National Grid entro il 2030 l’elettrificazione di una stazione di servizio per ricaricare le auto elettriche potrebbe arrivare ad assorbire la stessa potenza di uno stadio.
Se aumentassero anche i camion elettrici in circolazione, entro il 2035, l’elettrificazione di una grande area di sosta assorbirebbe la potenza di una piccola città.
Anche per questi motivi, in realtà, la tecnologia verso cui si sta sviluppando l’industria dei veicoli pesanti per le lunghe percorrenze è quella dell’idrogeno. Come dire? Probabilmente quando il Tesla Semi uscirà, il camion full electric non solo non sarà più una “rivoluzione”, ma sarà anche passato di moda.