Da inizio maggio e fino alla fine del mese il Tesla Cybertruck è in giro per l’Italia grazie al tour Cyber Odissey. Dopo il debutto del 3 maggio al Motor Valley Fest di Modena, il rivoluzionario veicolo ha toccato Padova, Verona e Firenze. Al momento si trova a Roma fino al 19 e finirà il tour a Milano (21-25 maggio).
Tutto in acciaio inossidabile
Il Cybertruck ha un design futuristico e utilizza tecnologie e materiali non comuni nell’industria automobilistica tradizionale. La struttura della scocca e i pannelli della carrozzeria sono realizzati con una lega di acciaio inossidabile uguale a quella dei razzi di Space X, l’azienda sempre di proprietà di Elon Musk che si propone di tornare sulla Luna e arrivare su Marte.
La lega metallica è molto resistente e fornisce un esoscheletro più robusto del tradizionale pick-up con telaio a longheroni a cui viene fissata la carrozzeria. Le superfici esterne resistono ai proiettili, così come i vetri laterali che non vanno in frantumi se colpiti da oggetti come una palla da baseball lanciata a oltre 100 km/h o da una forte grandinata (anche se alla prima presentazione un finestrino colpito è andato in briciole).
La struttura si unisce a un pavimento che è formato centralmente da un pacco batteria con celle cilindriche di misura 4680. L’avantreno e il retrotreno sono frutto di pressofusioni che usano le “Giga press” al posto dei tradizionali processi di fusione e saldatura di pezzi diversi.
Basta 12 volt, ora è tutto a 48
Da moltissimi anni tutti i veicoli usano batterie da 12 volt usata per l’avviamento e per altre alimentazioni, come quelle del cellulare. Nel Cybertruck invece tutta la rete di bordo a bassa tensione è a 48 volt per ridurre la corrente che passa nei cablaggi, che risultano così meno ingombranti, impiegano meno materiali come il rame e diminuiscono surriscaldamento e consumi energetici durante l’utilizzo del veicolo. Questa scelta permette anche di adottare componenti più grandi e complessi, come il grande tergicristallo anteriore, azionato da un motore elettrico simile a quello della Tesla Model Y.
Volante collegato alle ruote “by wire”
Lo sterzo elettrico, anch’esso a 48 volt, consente un collegamento non meccanico, ma “by wire” tra volante e ruote, come avviene negli aerei di linea. Una soluzione testata in passato da Nissan e che sta provando anche Toyota su alcune elettriche Lexus. Anche le ruote posteriori sono sterzanti per aumentare la maneggevolezza del veicolo negli spazi stretti: per arrivare a fine corsa nella sterzata basta mezzo giro del volante, senza cambiare la posizione delle mani.
Cyberbeast e Dual Motor
Il Tesla Cybertruck è in versione Cyberbeast con tre motori e Dual Motor con due, entrambi con trazione integrale e differenziale anteriore autobloccante per ottimizzare la motricità nei percorsi fuoristrada. Il Cyberbeast Tri-Motor impiega 2.6 secondi da 0 a 100 km/h, con una velocità massima di 209 km/h, pesa 3.104 kg e ha un’autonomia di 515 km (708 km con batteria supplementare che però riduce lo spazio di carico). Il Dual Motor impiega 4.1 secondi da 0 a 100 km/h, con una velocità massima di 180 km/h, pesa 2.995 kg e ha un’autonomia di 547 km (756 km con la batteria supplementare).
Le dimensioni sono: lunghezza 5,68 m, altezza 1,79 m, larghezza 2,20 m, altezza da terra 40,5 cm con le sospensioni pneumatiche nella posizione più elevata.
Non ancora in vendita in Europa
Presentato nel novembre 2019, il Cybertruck è entrato in produzione nel 2023. Le prime consegne ai clienti negli Stati Uniti sono partite a dicembre 2023, mentre al momento non è in vendita in Europa, mancando dell’omologazione secondo la normativa continentale.