Il Mitsubishi L200 è uno dei pick-up più amati in circolazione. I segreti del suo successo? Robustezza, affidabilità e un design travolgente.
Scopriamo insieme la storia del veicolo commerciale giapponese: le cinque generazioni e gli oltre 40 anni di carriera di un mezzo che ha conquistato milioni di clienti in tutto il mondo.
Mitsubishi L200: la storia
1978 – La prima generazione
Nel 1978 vede la luce il primo pick-up Mitsubishi da 1 tonnellata. Il look esterno – ispirato a quello della berlina Galant Σ – presenta elementi solitamente presenti su vetture sportive come le minigonne e i quattro fari tondi mentre sotto la pelle troviamo un concentrato di soluzioni tecniche innovative per il segmento.
Qualche esempio? Albero di trasmissione in due pezzi, freni a disco anteriori, doppia traversa con molle elicoidali per la sospensione anteriore e ponte rigido con molle a balestra per quella posteriore.
Il primo Mitsubishi L200 – disponibile solo nella variante a cabina singola Single Cab – ha una gamma motori composta da quattro unità: tre a benzina (un 1.6 per il Giappone e due propulsori 2.0 e 2.6 per il mercato nordamericano) e un 2.3 diesel riservato alle esportazioni.
Nel 1980 la gamma si arricchisce con il debutto della trazione integrale part-time con catena silenziosa a collegamento diretto: una soluzione che consente di raggiungere velocità elevate su strada e di ridurre i rumori meccanici e le perdite di potenza.
1986 – La seconda generazione
La seconda generazione del Mitsubishi L200 viene svelata nel 1986: trazione posteriore o integrale, tre varianti di carrozzeria (Single Cab lunga e corta, Club Cab e doppia cabina Double Cab) e tre motori (2.0 e 2.6 a benzina e un 2.5 diesel).
Venduto anche sul mercato nordamericano come Dodge Ram 50, viene sottoposto a un restyling nel 1993.
1996 – La terza generazione
La terza generazione del Mitsubishi L200 nasce nel 1996 e si distingue dalle antenate per un’impostazione più automobilistica maggiormente rivolta alle famiglie. Motori solo diesel da 2,5 a 2,8 litri.
Più sicurezza (airbag lato guida, alzacristalli elettrici con protezione anti-intrappolamento e luci dei freni in posizione rialzata), optional tecnologicamente avanzati (ABS e differenziale autobloccante) e l’innovativo sistema di trazione integrale Easy Select 4WD con differenziale anteriore a ruota libera sincronizzato che permette di selezionare la modalità di guida più efficiente a seconda della superficie stradale.
2005 – La quarta generazione
Nel 2005 la quarta generazione del Mitsubishi L200 porta una rivoluzione di design nel segmento dei pick-up. Forme sinuose e un frontale aggressivo (il tutto abbinato all’abitacolo più spazioso della categoria): un look inedito per un veicolo commerciale.
Dotato di motori turbodiesel common rail 2.5 e 3.2 e disponibile a trazione posteriore o integrale, porta al debutto il sistema Super Select 4WD: il differenziale con mozzo ruota libera sincronizzato consente di passare liberamente tra le modalità 2H e 4H anche durante la guida.
2015 – La quinta generazione
La quinta generazione del Mitsubishi L200 – venduta anche come Fiat Fullback – viene svelata nel 2015 con una gamma motori composta da tre unità: un 2.4 a benzina e due turbodiesel da 2,4 e 2,5 litri.
Per quanto riguarda la trazione integrale troviamo il sistema Easy Select 4WD (con tre impostazioni: 2H, 4H e 4L) o il Super Select 4WD-II (differenziale centrale con ripartizione ant./post. 40/60 e un attuatore elettronico che agevola il passaggio tra le modalità di trazione disponibili).
Il restyling del 2019 porta al Mitsubishi L200 modifiche estetiche (frontale più dinamico e interni rivisti con cornici che circondano gli strumenti in plancia e le bocchette di ventilazione) e tecniche (ammortizzatori posteriori più grandi, freni più potenti e cambio automatico a sei rapporti anziché a cinque).
Un pick-up offerto in due varianti di carrozzeria (Club Cab a 4 posti e Double Cab a 5 posti) dotato di un motore 2.3 turbodiesel da 150 CV con una portata compresa tra 910 e 1.045 kg, una capacità di traino fino a 3.100 kg e un cassone lungo fino a 1,85 metri (Club Cab).
Non va sottovalutata neanche la ricca dotazione di ADAS: FCM (Forward Collision Mitigation, rileva la presenza di veicoli e pedoni), BSW con LCA (Blind Spot Warning, monitoraggio angolo cieco), RCTA (Rear Cross Traffic Alert, evita le collisioni in retromarcia) e UMS (Ultrasonic Misacceleration Mitigation System, riduce gli incidenti dovuti a un uso scorretto dell’acceleratore quando si avvia il veicolo o si fa retromatcia nei parcheggi e in altri spazi limitati).