Un viaggio a bordo di oldtimer e youngtimer di Mercedes-Benz per scoprire l’evoluzione dei veicoli della Stella: dalle auto ai mezzi pesanti, passando per i veicoli commerciali. Due gli itinerari, la suggestiva Autostrada Panoramica e l’efficiente e tecnologica Autostrada A1 Direttissima, Variante di Valico.
I protagonisti del viaggio
Nuovi e vecchi insieme, in un viaggio alla scoperta del piacere e dell’efficienza. Ambasciatori dell’heritage della Stella, il Van L 319 box wagon del 1965 e il Truck LP 1620 del 1964, ai quali si contrappongono i tecnologici eredi: rispettivamente i due van Sprinter e Vito con i nuovi motori Euro 6, e l’Actros 1848 LS. E poi vecchie glorie come le Mercedes 190 E e 200 E (entrambe disegnate da Bruno Sacco), e la prima Smart Fortwo del 1998. L’unica auto al mondo ad essere esposta al MoMa di New York.
Sono ben 130 gli anni di evoluzione del marchio di Stoccarda, che nella sua storia ha registrato oltre 90 mila brevetti. Vediamo la differenza tra i modelli degli anni Cinquanta e quelli di oggi.
Mercedes L 319 box wagon: l’antesignano dello Sprinter
Sono passati più di 50 anni dal lancio del Mercedes L319 box wagon. Ma quali sono le caratteristiche di questo furgone dei tempi passati?
Il suo motore 2.0 4 litri diesel naturalmente aspirato eroga 55 CV di potenza e raggiunge una velocità massima di 98 km/h. Il nuovo Sprinter 2.2 4 cilindri ha quasi il triplo della sua potenza: 143 CV, che gli consentono di raggiungere i 155 km/h di velocità massima.
Anche in termini di consumo il passo avanti è notevole: la percorrenza dell’L319 box wagon è di 9,8 km/l, quella dello Sprinter di 11,7 km/l.
Il comfort, poi, sullo Sprinter è di un’altro livello. Dall’insonorizzazione alla morbidezza dei comandi, tutto è più semplice e più rilassante. Senza contare il livello di sicurezza. Sull’L 319 box wagon non ci sono nemmeno le cinture di sicurezza, sullo Sprinter sono presenti una serie di dispositivi di aiuto alla guida come il sistema che mantiene la traiettoria del veicolo in presenza di forte vento laterale (Crosswind Assist), il sistema di mantenimento della distanza di sicurezza (Collision Prevention Assist), il controllo dell’angolo cieco (Blind Spot Assist), gli abbaglianti automatici (Highbeam Assist) e il sistema di assistenza al mantenimento della corsia (Lane Keeping Assist).
Mercedes LP 1620, il “nonno” dell’Actros
La gamma LP di Mercedes-Benz viene lanciata nel 1955, e l’esemplare qui presente – proveniente direttamente dal Mercedes-Benz Museum di Stoccarda – è del 1966. Si tratta del primo truck che poteva essere dotato di un servosterzo.
Questo Mercedes-Benz LP 1620 sembra nuovo, eppure ha all’attivo la bellezza di 2,4 milioni di chilometri. Il suo motore diesel 6 cilindri (non sovralimentato, ça va sans dire) ha la stessa cubatura di quello dell’Actros, ovvero 10,7 litri. La potenza massima però si ferma di 202 CV contro i 460 del suo erede. Raggiunge i 60 km/h di velocità massima, mentre l’Actros è limitato elettronicamente a 89 km/h per legge. Se non lo fosse, potrebbe raggiungere velocità ben superiori ai 100 km/h.
La differenza di massa totale è di 12 tonnellate a favore dell’Actros (44t VS 32t), ma quello che più colpisce è l’evoluzione in termini di efficienza. Il vecchio modello, infatti, percorreva 2,5 km/l contro i 4 km/l di quello nuovo nuovo. E, in termini di inquinamento, il vecchio LP 1620 emette tanto particolato quanto quello emesso da 100 Actros contemporaneamente. Ovvero più di 1 g/KWh contro 0,01 g/KWh.
In termini di sicurezza, il Mercedes-Benz Actros è dotato di Brake Assist (il sistema di frenata automatica), sistema antiarretramento, Stability Control Assist, sistema di mantenimento della distanza con funzione stop&go, e attention assist. Quest’ultimo dispositivo è in grado di riconoscere i sintomi di stanchezza e disattenzione dell’autista, avvertendolo con segnali ottici e acustici per consigliargli una pausa.