Il pick-up più venduto negli Stati Uniti è marchiato Ford, proprio come quello più venduto nel Vecchio Continente: nel primo caso si tratta del mastodontico F Series pick-up, nel secondo del più compatto Ranger, che con i suoi 5,36 metri resta un bel bestione per i nostri parametri. E in questa versione top di gamma Wildtrack vanta finiture e un livello di equipaggiamento vicini a quelli di una SUV.
COME SI PRESENTA
Americano nello stile e (quasi) europeo nelle dimensioni, seppure abbondanti: il Ford Ranger Wildtrack misura oltre 5,3 metri di lunghezza, ben mezzo metro in più rispetto alla SUV più grande di Ford, la Edge. D’altra parte stiamo pur sempre parlando di un pick-up doppia cabina, con una portata di 1.258 kg e un cassone che da solo misura 1,55 x 1,56 metri. E se dovesse servire ancora più spazio ci sono il Super Cab e il Single Cab, con cassoni lunghi rispettivamente 1,85 e 2,32 metri.
Il Ford Ranger Wildtrak è quello più adatto all’utilizzo civile – e qui ogni Paese può regolarsi in base al proprio Codice della Strada – grazie a un livello di comfort e di equipaggiamento degno di una SUV. Si capisce già guardandolo, con i suoi grandi cerchi in lega, le cromature e le barre sul tetto, che non è il pick-up più adatto ai maltrattamenti da cantiere. Lo vedo meglio, piuttosto, ad affrontare percorsi in montagna con una roulotte al seguito. O verso un campeggio, con una tavola da surf nel cassone e una barca sul rimorchio. D’altra parte con una capacità di traino di 3.500 kg non farebbe nemmeno una piega.
Gli interni si presentano meno raffinati rispetto a quelli di una Edge, tanto per fare un paragone in casa, con plastiche rigide e qualche finitura sottotono; inoltre il volante non è regolabile in profondità. Lo sforzo di rendere l’ambiente accogliente, però, appare riuscito, a cominciare dal rivestimento della parte superiore della plancia in similpelle con impunture a vista di colore arancione, lo stesso che troviamo anche sui sedili leggermente profilati regolabili elettricamente.
Chi conosce le automobili Ford, poi, si sentirà a casa con il sistema multimediale SYNC2 con schermo touch da 8 pollici, al quale si può collegare il proprio smartphone e sfruttare Apple CarPlay o Android Auto. Non mancano, tra la dotazione, il climatizzatore automatico, i fari automatici, il cruise control e 4 vetri elettrici.
COME VA
Sotto il mastodontico cofano anteriore ci starebbe pure un V8, tanto caro al Nuovo Mondo. Qui nel Vecchio Continente, però, questo 3.2 5 cilindri EcoBlue (dunque Diesel) fa già una certa impressione per cubatura, e sarà certo meno venduto rispetto al più piccolo 2.0 4 cilindri della stessa famiglia. È omologato Euro 6 D-temp e Sviluppa 200 CV di potenza e 470 Nm di coppia, che fanno sembrare quasi leggere le 2,3 tonnellate del Ford Ranger.
Non solo, con un’aerodinamica da condominio (è alto 1,82 metri, quasi quanto la larghezza di 1,86), si ringrazia il grosso e poco frazionato turbodiesel ogni volta che si preme l’acceleratore, perché la spinta è sempre vigorosa, anche alle velocità autostradali. Quella massima, per capirci, è di 175 km/h, mentre l’accelerazione da 0 a 100 km/h richiede 10,9 secondi.
Passando ai consumi, è difficile percorrere più di 10 km/h di media, che comunque su un mezzo di questa stazza e con un 3.2 litri sotto il cofano non sono affatto un brutto valore. Quello dichiarato, invece, è di 11,9 km/l.
Il cambio è un automatico a 6 rapporti con convertitore di coppia, utilizzabile anche in modalità sequenziale attraverso la leva o i paddle al volante, e consente di viaggiare a 130 km/h sotto i 2.300 giri. In off-road, invece, si possono inserire le marce ridotte (2.48:1) abbinate alla trazione 4×4. Di base il Ford Ranger è a trazione posteriore, e attraverso il selettore sul tunnel centrale si può inserire la trazione 4×4.
In ogni caso è proprio l’off-road l’habitat naturale del Ranger: su strada offre un comfort più che adeguato, ma con il telaio a longheroni e le balestre al posteriore resta sempre un po’ brusco quando la strada è irregolare, e poi è ben lontano dal poter offrire una guida dinamica. Fuori dall’asfalto, invece, può esibirsi in guadi da 80 centimetri e supera facilmente percorsi impervi grazie all’altezza minima dal suolo di 21 centimetri e ad angoli di attacco e di uscita di rispettivamente 25° e 18°. Inoltre è prevista una protezione sottoscocca per mettere al riparo la meccanica nelle situazioni più critiche.
IL PREZZO DEL FORD RANGER WILDTRAK
Il prezzo IVA inclusa del del Ford Ranger Wildtrack 3.2 EcoBlue con cambio automatico è di 48.800 euro (46.990 con il cambio manuale), mentre nell’allestimento Limited parte da 43.000 euro. Passando al meno potente Ranger 2.0 da 170 CV, i prezzi partono da 35.400 euro, sempre IVA inclusa.
Tra i dispositivi di assistenza alla guida su cui può contare il Ford Ranger non mancano il cruise control adattivo, il mantenimento della carreggiata, il dispositivo anti ribaltamento, il controllo di stabilità del rimorchio, e il riconoscimento dei segnali stradali. Indispensabili nelle manovre i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e la retrocamera.
POSSIBILI ALTERNATIVE AL PICK-UP FORD
Le alternative al Ford Ranger sono l’italiano Fiat Fullback che condivide la meccanica con il Mitsubishi L200, i tedeschi Volkswagen Amarok e Mercedes Classe X, il quale condivide la meccanica con il Nissan Navara, i giapponesi Mitsubishi L200, Toyota Hilux e Nissan Navara.
A CHI SI RIVOLGE
Privati? Lavoratori? I primi sarebbero (CdS permettendo) i clienti ideali: per il proprio tempo libero, per seguire le proprie passioni, per caricarci di tutto senza timori di sporcare o rovinare gli interni di una normale automobile. Gli sportivi, gli avventurosi e – perché no? – gli esibizionisti troverebbero nel Ranger Wildtrak il mezzo ideale. In un contesto in cui tutti hanno una SUV, “pick-up is the new SUV“? Potrebbe anche darsi.
Le aziende ne potrebbero fare un uso lavorativo/di rappresentanza, perché chi ci carica tutti i giorni materiali pesanti e volesse sfruttare al massimo il cassone dovrebbe scegliere la versione Super Cab se si sposta con più di due persone a bordo, o quella a cabina singola se ci si sposta al massimo in due.