Ford Maverick è il modello più piccolo nella gamma dei pick-up dell’Ovale Blu, anche più compatto del Ford Ranger (circa 30 cm più corto). Offerto di serie con una motorizzazione ibrida, la versione base costa meno di 20mila dollari, è stato lanciato a fine 2021 per il mercato Nord e Sud americano, ma c’è grande attesa sulla possibile commercializzazione in Europa. Quando arriverà il Maverick in Italia? Quanto costerà?
Ford Maverick dimensioni e consumi di un’auto
Negli USA il Maverick si posiziona come entry level destinato a chi non ha mai avuto un pick-up, un terreno ancora piuttosto inesplorato in realtà. Secondo gli standard americani, infatti, è classificato come pick-up compatto: lungo poco più di 5,07 metri e alto 1,74, con un “design unibody”, cioè scocca autoportante (come Hyundai Santa Cruz e Honda Ridgeline). La struttura monoscocca è basata sulla stessa piattaforma della Ford Kuga e del fuoristrada Bronco Sport.
Facile capire, quindi, perché tutte queste caratteristiche, compreso il raggio di sterzata di 12 metri, collochino il Maverick della Ford più vicino al mondo auto e lo rendano particolarmente facile da manovrare nei contesti urbani e, in generale, negli spazi ristretti. Anche a livello di consumi, il piccolo pick-up americano si colloca nel range delle automobili, la versione ibrida promette fino a 100 km con 5,9 litri di benzina.
Compatto si, ma è pur sempre un pick-up
Le misure del Ford Maverick sono compatte è vero, ma non inficiano la capacità di carico. Il cassone FlexBed è lungo 1,37 metri, con una portata di 680 kg, ospita 12 punti d’ancoraggio, due prese da 12 Volt e due da 110 Volt. È, poi, possibile integrare contenitori segmentati, pavimenti rialzati, portabiciclette e altro inserendo dei listelli nelle fessure ricavate nelle paratie laterali. Ci sono anche due tiranti, quattro anelli e diversi fori filettati per fissare il carico. Il portellone multiposizione consente il trasporto di oggetti di grandi dimensioni che non si adattano perfettamente.
Abbiamo detto che il “Mav” ha una vocazione stradale, ma per una virata offroad c’è sempre il pacchetto fuoristrada FX4, con pneumatici, piastre paramotore e suite di sicurezza Ford Co-Pilot 360. In pratica, potete configurare il Maverick come un classico pick-up americano, l’F-150 ad esempio. Ovviamente, però, così facendo si va un po’ a snaturare l’idea originaria di entry level stradale che è il vero plus del modello, si raggiungono i prezzi dei fratelli maggiori e, insomma, tanto vale cambiare direttamente veicolo.
Motorizzazioni: ibrido o benzina
Per quanto riguarda le motorizzazioni, sul Ford Maverick sono disponibili due opzioni: un powertrain ibrido e un benzina. Nel primo caso (come nella Ford Kuga), il motore elettrico e la batteria da 1,1 kWh sono abbinati con un 2,5 litri, quattro cilindri a ciclo Atkinson e con una trasmissione a variazione continua. Questo sistema eroga 195 CV e 210 Nm di coppia massima. Sfruttando l’azione del motore elettrico alle basse velocità, in città questo pick-up riesce a percorrere 17 km con un litro di benzina.
Nel secondo caso, disponibile su XLT e Lariat, parliamo di un 2.0 Turbo Ecoboost 4 cilindri da 250 CV e 376 Nm di coppia (lo stesso del Bronco Sport), cambio automatico a otto marce, trazione anteriore o integrale. Da notare che qui, con lo specifico Trailer Package la capacità di traino diventa di 1.800 kg (900 kg nelle altre versioni).
L’abitacolo del Ford Maverick ricorda quello del Bronco Sport, è molto spazioso, è personalizzabile e vanta un’elevata cura dei dettagli. Gli inserti in gomma in ogni angolo della consolle centrale sono di serie e sono un po’ rustici, ma sui pannelli delle portiere e sulla plancia: legno e alluminio spazzolato per dare un tocco premium. Su richiesta, invece del tessuto, si possono avere anche i sedili con rivestimento in pelle bicolore. La plancia è verticale, con al centro lo schermo touch 8” (di serie), il quadro strumenti infatti è digitale.
Tra le tante soluzioni salvaspazio, il Ford Integrated Tether System, uno slot posto tra i sedili posteriori, che consente di installare diversi accessori (portabicchieri, cestino, organizer per cavi, doppio gancio per borse ecc). C’è, poi, un grande scomparto ricavato sotto i sedili posteriori e le tasche portaoggetti sui braccioli delle porte consentono di inserire verticalmente una bottiglia da un litro.
Infotainment e Adas
Sul Maverick il sistema d’infotainment è il Ford Sync 4 che integra le funzioni di navigazione, multimedialità e retrocamera ma è anche compatibile con Android Auto e Apple CarPlay. Il pick-up si può connettere all’app FordPass Connect, che può offrire il Wi-Fi a dieci dispositivi, individuare il veicolo in un parcheggio, aprire o sbloccare le portiere a distanza o avviare il motore dallo smartphone. Il pacchetto Adas Ford Co-Pilot360, include di serie il sistema anticollisione con frenata di emergenza e fari abbaglianti automatici.
Esterni
Da fuori, il Maverick rispetta il family feeling dei pick-up Ford: frontale massiccio e verticale, grandi fari a Led collegati tra loro attraverso un elemento cromato. L’Ovale Blu, però, qui ha voluto studiare le forme per ottimizzare lo spazio per passeggeri e carico, la funzionalità e la semplicità d’uso. Sulla versione base del pick-up americano assemblato in Messico, a Hermosillo, troviamo ruote in acciaio da 17 pollici e listelli in plastica a vista.
Ford Maverick, quanto costa?
Il modello di lancio del Ford Maverick in allestimento XL, Full Hybrid, trazione anteriore, 5 posti, è stato presentato sul mercato americano con un prezzo di partenza di 19.995 dollari (circa 18.500 euro). In questa configurazione il “Mav” entra in competizione con molti SUV e crossover compatti, Kia Soul o Honda HR-V ad esempio, ma anche Toyota RAV4 o Honda CR-V.
L’allestimento XLT, sempre 5 posti, offre interni Navy Pier, cerchi in lega neri da 17”, cruise control e specchietti elettrici, prezzo da 22.360 dollari (circa 21mila euro). La configurazione top di gamma Lariat, infine, offre un booster sul lato Luxury con sedili Desert Brown ActiveX, sedile di guida lombare elettrico regolabile in otto posizioni, cerchi in lega da 18, schermo da 6,5” per il quadro comandi e ulteriori dettagli in termini di comfort. Prezzo a partire da 25.860 dollari (circa 24mila euro).
In attesa che venga commercializzato in Europa, in Italia possiamo ordinare il Maverick da Fioravanti Motors in tutte le configurazioni ufficiali per il mercato USA. Secondo le analisi di mercato dell’importatore, l’allestimento più adatto per noi sarebbe il Lariat con trazione 4×4 e dotazione completa sia in termini di tecnologia che di comfort. Il prezzo di partenza per la versione XL, comunque, è di 49 mila euro (IVA esclusa, spese di importazione incluse).
Quando arriverà il Maverick in Italia?
Secondo Automotive News Europe, in realtà, Ford non avrebbe nessuna intenzione di commercializzare il Maverick nel nostro Vecchio Continente. Tra i motivi, la debolezza del mercato pick-up europeo, addirittura in calo negli ultimi anni, non in grado di accogliere un altro cassonato americano oltre al Ranger. Del resto, non è improbabile che il super compatto ed economico potrebbe diventare un pericoloso concorrente per il modello di punta della Casa… Per quanto riguarda lo specifico caso dell’Italia, poi, va detto, che il segmento non potrà mai decollare finchè l’unica immatricolazione possibile rimarrà la N1, quindi autocarro.
Perché si chiama Maverick?
Sappiamo che il nuovo pick-up super compatto e super economico di Ford è stato lanciato nel 2021 per coprire il segmento più o meno inesplorato di chi non ha mai avuto un cassonato negli Stati Uniti e nel Sudamerica, ma perchè l’hanno chiamato “Maverik”? Innanzitutto, il nome deriva da una parola che veniva usata dai cowboys delle Grandi Pianure statunitensi: indicava i giovani capi di bestiame ancora privi di marchio, partoriti dalle mucche direttamente nei pascoli in cui vivevano in condizione di semi-libertà.
Questo nome, però, non è nuovo, la Casa dell’Ovale Blu lo aveva già utilizzato negli anni Settanta per un’automobile iconica, la Ford Maverick appunto. Sullo stemma che riportava il nome dell’auto, c’erano proprio le corna stilizzate di un Longhorn, la razza bovina simbolo del Texas. Anche questo modello si caratterizzava per le dimensioni compatte, in concorrenza con le vetture europee di importazione, fu prodotta in Venezuela, Canada, Messico e Brasile dal 1969 al 1979.