Furgone elettrico Arrival
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Furgone elettrico Arrival

Startup, Arrival in crisi: punterà tutto sui van elettrici

Per problemi di costi, Arrival ha deciso di mettere in pausa lo sviluppo di autobus e auto per concentrarsi sulla commercializzazione del furgone elettrico che dovrebbe entrare in produzione a fine anno.

IL FURGONE ELETTRICO ARRIVAL

Il furgone elettrico di Arrival è stato progettato per essere un veicolo commerciale “ecosostenibile ed economicamente efficiente” con avanzate tecnologie.

A metà 2022 il prototipo del van ha completato con successo tutti i test funzionali e di sicurezza ottenendo la certificazione Ue e l’omologazione europea necessari per iniziare le prove in condizioni reali d’esercizio con i clienti.

La produzione dovrebbe iniziare a Bicester, nel Regno Unito, entro la fine del 2022, gli ordini non vincolanti per il momento sono circa 150mila.

Dimensioni e caratteristiche

Il van a zero emissioni Arrival sarà disponibile in 3 differenti lunghezze: 5,5,  5,9 e 6,6 metri, con volume di carico  rispettivamente di 10,4, 14 e 17 metri cubi.

Autonomia e ricarica

Per quanto riguarda l’autonomia, si parla di un minimo di 180 e un massimo di 300 km (ciclo WLTP), con batterie da 67 a 111 kWh che alimentano due motori elettrici, uno per ciascuna ruota anteriore. La potenza di ricarica va da 11 a 120 kW.

CHI È ARRIVAL

Arrival, startup di veicoli elettrici made in UK, aveva iniziato a far parlare di sé nel 2016 per l’avvio della collaborazione con UPS: nel 2020 un ordine di 10mila unità e anche l’entrata nel capitale. Nel programma della Joint Venture ora in realtà anglo-americana, lo sviluppo di un van, un autobus e un’auto elettrici.

Investitori dal mondo automotive

Va detto che anche alcune Case automobilistiche, sempre nel 2020, sono entrate nel capitale. Hyundai e Kia, ad esempio, hanno pensato di rafforzare così la loro strategia di investimenti nel settore dei mezzi commerciali a emissioni zero.

Albert Biermann, presidente e responsabile della divisione ricerca e sviluppo di Hyundai Motor Group in occasione della firma dell’accordo dichiarava: “Attraverso lo sviluppo congiunto di veicoli commerciali elettrici con Arrival, saremo in grado di ottenere un vantaggio competitivo e stabilire progressivamente la nostra leadership nel mercato globale dei veicoli ecologici, con l’Europa all’avanguardia.”

Strategia di produzione green: materiali riciclabili e a basso costo

Tra le caratteristiche dei veicoli Arrival il fatto che saranno realizzati con materiali compositi leggeri, progettati per essere riciclabili, durevoli e a basso costo.

Logistica innovativa: microfabbriche in tutto il mondo

Poi c’è la strategia di produzione che non è centralizzata, ma basata su microfabbriche dislocate in modo capillare nel mondo. Questo dovrebbe generare maggiori investimenti, un costo di assemblaggio inferiore e una logistica più efficiente sia in termini di tempi di consegna che di impatto sull’ambiente.

Veicoli che si possono aggiornare

Inoltre, nella progettazione e nella produzione, Arrival adotta un approccio modulare e flessibile, rendendo l’hardware e il software aggiornabili per tutta la vita dei veicoli.

Questo significa che in caso di guasti o nuove tecnologie c’è la possibilità di mantenere il mezzo e cambiare solo alcuni elementi come batterie o centralina.

STARTUP IN CRISI

Nonostante gli ottimi propositi, secondo Reuters, nel 2022 Arrival ha riportato una perdita trimestrale più ampia di quanto previsto. Sospesi, quindi, i progetti su autobus e auto.

La notizia della crisi era stata anticipata da diversi articoli di stampa e poi confermata dalla stessa startup inglese ad agosto. A seguire, anche l’annuncio che l’azienda britannica sta pianificando una riorganizzazione aziendale che ridurrà il 30% della forza lavoro.

Secondo Bloomberg “Questo doveva essere il primo anno di entrate. Previsti circa 5,1 miliardi di dollari entro il 2023 e 14,1 entro il 2024. Le ultime stime, però si attestano su circa 1 miliardo. Arrival, così, ha dovuto rivelare che una serie di battute d’arresto continua ad affliggere i suoi sforzi per avviare la produzione. Da qui la comunicazione agli investitori di non aspettarsi alcun guadagno per quest’anno.”