CQC 2021: obblighi, deroghe, a cosa serve, quanto costa e cosa si può guidare

La Cqc, abbreviazione di carta di qualificazione del conducente, è definita come “un documento abilitativo che si aggiunge alla patente di guida necessario per tutti i conducenti che effettuano professionalmente l’autotrasporto di persone e di cose su veicoli per la cui guida è richiesta la patente delle categorie C, CE, D e DE”.

La CQC non è quindi una patente speciale, ma una certificazione obbligatoria per coloro che conducono veicoli di massa superiore a pieno carico a 3,5 tonnellate destinati al trasporto di merci o persone. Si può conseguire la qualifica per una sola delle due categorie (merci o persone) o per entrambe:

  • la CQC merci (CQCM) – integrazione delle patenti C; C1; C+E; C1+E sarà conseguita da chi effettua il trasporto di cose in conto terzi con veicoli di massa a pieno carico superiore alle 3,5 tonnellate, inclusi rimorchi o semirimorchi;
  • la CQC persone (CQCP) – integrazione delle patenti D; D1; D+E; D1+E  è invece dedicata a coloro che effettuano il trasporto di persone con autobus (veicoli con capienza superiore a 9 posti) in servizio pubblico di linea o di noleggio con conducente.

Obblighi e deroghe della CQC

La normativa recente ha stabilito che la CQC è obbligatoria a tutti coloro in possesso di patenti superiori C e D, salvo alcune deroghe come in seguito riportato.
Motivo per cui la CCQ è diventata sempre più diffusa e importante, per questo Patentati ha messo a disposizione un sito dedicato interamente alla simulazione dei quiz CQC, sia per il trasporto di mezzi che di persone, cqc.patentati.it.

Ricapitolando, quindi, la modifica di legge è stata introdotta lo scorso giugno con l’entrata in vigore della direttiva 2018/645 che ha modificato il decreto legislativo 286/2005, ed è stata confermata per maggiore chiarezza con la circolare del Ministero dell’Interno (n. 6220 del 4 settembre 2020).
Nella normativa sono riportati i seguenti aspetti:

  1. ambito di applicazione della normativa in materia di qualificazione professionale
    Al fine di incrementare la sicurezza e gli standard europei per i nuovi conducenti di autocarri, autoarticolati, autotreni, autobus e autosnodati, la direttiva definisce la qualificazione iniziale e la formazione periodica che devono avere i conducenti. La normativa è imposta agli italiani e a tutti i membri dell’unione europea. Vale anche per i cittadini extracomunitari dipendenti presso un’azienda europea;
  2. dimostrazione della qualificazione e della formazione
    L’assolvimento dell’obbligo della CQC può essere mostrato attraverso il possesso di una carta di qualificazione del conducente oppure dalla presenza del codice unionale “95” sulla patente di guida posseduta;
    In Italia si è optato fin da subito di dare ai conducenti un attestato CQC e, in più, una patente con il codice unionale “95”.
  3. deroghe dall’obbligo della CQC
    La direttiva definisce anche delle deroghe, utenti che sono svincolati dall’obbligo di possedere la CQC (meglio indicati nell’allegato). Tra questi ci sono:
    forze armate, forze di protezione civile, vigili del fuoco, forze di polizia. A cui si aggiungono coloro che utilizzano i veicoli per stati di emergenza, missioni di salvataggio, e per coloro che effettuano dei trasporti non commerciali, ovvero senza scopo di lucro.

CCQ e sanzioni

Sono previste soprattutto tre tipologie di sanzioni: quelle per chi non possiede una CQC, quelle per incauto affidamento a conducente privo di qualificazione, e quelle per il mancato rinnovo.
Nel primo caso è prevista una sanzione pecuniaria che va da 408 euro a 1.634 euro.
Nel secondo caso si è soggetti a una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 397 euro a 1.592 euro.
Nel terzo e ultimo caso, chiunque guidi con patente la cui validità sia scaduta è soggetto a una sanzione amministrativa pecuniaria e alla sanzione amministrativa accessoria del ritiro della patente.

Ogni quanto si rinnova la CQC?

La legge prevede il rinnovo della CQC ogni 5 anni.

Quanto costa l’esame della CQC?

I prezzi della CQC non sono fissi ma variano in base all’autoscuola e alla città. Il costo indicativo varia da un minimo di 900,00 euro per la CQC trasporto passeggeri e raggiunge i 4.000,00 euro per CQC trasporto merci.

Come anticipato, Patentati offre online a disposizione un sito dedicato per esercitarsi gratis ai quiz dell’esame CQC, sia per trasporto merci sia per trasporto persone.

Quanto dura l’esame CQC?

L’esame CQC dura 90 minuti. I candidati sono chiamati a rispondere correttamente a un quiz con 70 domande a risposta multipla, di cui 40 generali e 30 specifiche sulla qualifica per il trasporto di merci o persone. La prova si considera superata se il candidato non ha superato il limite massimo di 7 errori.

Nel caso di sola estensione della qualifica, l’esame è più corto e prevede un quiz di 30 domande da svolgere in 40 minuti di tempo, con un margine di massimo 3 errori per ottenere il rinnovo.

Covid-19 e nuove deroghe 2021 sulle revisioni di CQC e altre patenti

A causa della pandemia di Covid 19, sono state ulteriormente derogate in tutta Europa le scadenze di revisione della carta di qualificazione del conducente e delle altre patenti.

Il Regolamento UE 2020/698 prevede una proroga di altri dieci mesi in modo retroattivo, coprendo le scadenze dal 1° settembre 2020 al 30 giugno 2021.

Ogni Stato può chiedere anche alla Commissione Europea una ulteriore proroga, al massimo di sei mesi, per le scadenze di Cqc, patenti, tachigrafi, revisioni e licenze comunitarie.

Relativamente alle patenti di guida, il Regolamento rinvia la data di scadenza di dieci mesi per quelle che sono scadute o scadranno dal 1° settembre 2020 al 30 giugno 2021, a partire dalla data di scadenza naturale.

Per coloro che si devono invece impegnare nella formazione periodica da parte del titolare di una Cqc, che sarebbe scaduta tra il 1° settembre 2020 e il 30 giugno 2021, i termini si rinviano di dieci mesi e i certificati attuali restano validi per tale periodo.

Se le patenti o le Carte di qualificazione hanno già beneficiato di un rinvio, grazie al Regolamento UE 2020/698, possono ottenere un ulteriore rinvio di sei mesi, ma non oltre al 1° luglio 2021.