Il rinnovamento della gamma di veicoli commerciali Volkswagen ha contribuito alla crescita delle vendite: nel primo trimestre ne sono stati immatricolati oltre 113 mila, con una aumento del 4,3% a livello mondiale rispetto all’anno precedente.
Vendite Veicoli Commerciali Volkswagen, dove salgono
Anche il mese di marzo ha fatto registrare un segno positivo: +0,8%, con 46.100 unità vendute. Ecco come si dividono le vendite a livello geografico: Germania 28 mila unità nel primo trimestre (+3,7%), Italia 2.900 unità (+40,2%), Francia 4.600 unità (+17,6%), Spagna 3.100unità (+27,7%).
Le vendite dei veicoli commerciali Volkswagen sono aumentate anche in Europa Orientale, dove sono stati consegnati 8.000 veicoli (+2,6%) e in Suda America con 9.600 veicoli (+4,1%). Dove, quindi c’è stata una flessione del mercato?
Dove calano le vendite
Il calo più grosso è stato registrato in Africa, dove sono stati immatricolati 3.000 veicoli (-29,7%); a seguire sul mercato Asia/Pacifico, dove sono stati venduti 5.000 veicoli (-9,1%); lieve il calo sul mercato orientale, dove sono stati venduti 7.900 veicoli (-0,5%).
La vendita dei veicoli commerciali per modello
Di seguito le vendite dei veicoli commerciali Volkswagen suddivise modello per modello:
- Volkswagen Transporter 46.800 unità (+7,6%)
- Volkswagen Caddy 36.700 unità (+4,9%)
- Volkswagen Amarok 18.800 unità (+1,7%
- Volkswagen Crafter 10.900 unità (-5,9%).
Le parole di Bram Schot
Bram Schot, Membro del Consiglio di Amministrazione della marca Volkswagen Veicoli Commerciali con responsabilità per Vendite e Marketing: “Il rinnovamento della gamma, iniziato nel 2015 con il Nuovo Caddy e la nuova gamma T sta mostrando i suoi effetti, e proseguirà quest’anno e l’anno prossimo con Amarok e Crafter”. Sono soprattutto le consegne nei Paesi dell’Europa Occidentale ad aver registrato un andamento positivo. Così Schot: “Anche i mercati in Europa Meridionale e Occidentale sono in ripresa”. E si aspetta “una continuazione di questo trend positivo per il Marchio per tutto il 2016”. La situazione rimane tuttavia impegnativa, continua Schot, nelle regioni meno forti a livello macroeconomico.