Sono 31 le aziende del settore trasporto merci che si aggiudicano lo speciale “Attestato di gestione sostenibile” degli pneumatici concepito da Michelin Italia per spingere un segmento composto solo nel nostro Paese da oltre 98mila player ad accelerare sulla strada di una reale compatibilità “green” del trasporto su gomma, grazie anche ad un attento monitoraggio di uno degli aspetti che più incidono, sia in termini di inquinamento atmosferico, che rispetto ai costi di consumo complessivi delle imprese.
Nel calcolo dell’equazione di risparmio sviluppata da Michelin ad influire in misura determinante sono due aspetti in particolare: il tasso di riscolpitura degli pneumatici – prevista già in fase di produzione da parte del produttore francese che, in fase di progettazione, prevede la presenza di uno spessore di gomma sufficiente a consentire l’operazione – e la periodica ricostruzione, ovvero la sostituzione, ripetibile anche più volte, del battistrada di ciascuna gomma con uno nuovo da aggiungere alla carcassa e al sottostrato dello pneumatico usurato. Operazioni che, se effettuate con puntualità e precisione da parte delle aziende di autotrasporto, permettono un risparmio fino a 1,5 litri di carburante ogni 100 km, in base a quanto stimato dal “R&D Center Michelin” di Ladoux. Ma scendiamo un po’ nel particolare per fornire qualche consiglio in più ai fleet manager con minore esperienza:
RISCOLPITURA
Consiste sostanzialmente nell’eliminazione di uno strato di gomma dal sottostrato dello pneumatico, per ripristinare la profondità originaria del battistrada entro il range raccomandato, compreso tra i 2 e i 4 mm. Per far questo, occorre che sulla spalla di ciascuna gomma figuri la scritta “regroovable”, come nei pneumatici Michelin, o un’indicazione di significato equivalente.
La riscolpitura è un’operazione espressamente consigliata anche dall’ETRTO (European Tyre and Rim Technical Organisation) e prolunga la vita potenziale degli pneumatici, con un incremento medio del chilometraggio del 25%. Eseguita quando la resistenza al rotolamento è al minimo, un’efficiente riscolpitura può portare a risparmiare fino al 2% di carburante ogni 100 Km. L’operazione migliora ovviamente anche la sicurezza e il grip delle gomme, migliorandone l’aderenza trasversale e la trazione circa del 10% rispetto a pneumatici non “riscolpiti” con livelli pari di usura. Ma a beneficiarne è anche e soprattutto l’ambiente, con una riduzione nell’emissione di CO2 fino a 1,1 kg su ogni 100 km per singolo assale.
RICOSTRUZIONE
La sostituzione del battistrada usurato consente agli operatori del trasporto commerciale di ridurre i costi operativi e l’impatto ambientale della propria flotta. Come ? Gli pneumatici ricostruiti ha un costo valutabile in circa il 40% in meno rispetto a quello di nuove gomme equivalenti. In più, ogni singola ricostruzione consente un sostanziale risparmio energetico pari a 50 kg di materie prime, grazie all’aggiunta su ciascuna gomma di soli 20 kg di nuovo materiale e un risparmio di almeno il 70% rispetto ad uno pneumatico di nuova fabbricazione.