Renault, la prova su strada del nuovo Master

Renault lancia sul mercato il nuovo Master e il nuovo Trafic dopo aver raggiunto lo scorso anno le 620.000 unità nel settore e una crescita del 34% a livello mondiale. Alla messa in strada dei nuovi veicoli commerciali leggeri, la Casa francese ha illustrato le 3 linee guida da cui sono nati i nuovi prodotti: espansione nel mercato cinese; potenziamento dell’Alleanza; elettrificazione. Già leader in Europa e in Sudamerica, grazie all’esperienza di 120 anni, la Losanga è ben radicata anche nel campo dell’alimentazione a batteria: basti pensare al Kangoo ZE, il mezzo elettrico più venduto in Europa. Inoltre Renault mette al servizio dei professionisti la rete ‘Pro+’, specializzata nel proporre su misura soluzioni adatte a tutti gli utilizzi lavorativi. È su queste solidissime basi che nascono i nuovi Master e Trafic.

PROMOSSI IL DESIGN E LA QUALITÀ PERCEPITA

Iniziamo dal Renault Master, il veicolo commerciale leggero di riferimento, prodotto in Francia a Batilly e in Brasile a Curitiba. Commercializzato in più di 50 Paesi, il Master evolve in primis nel design: riuscito è il robusto frontale, con una calandra verticale che ricorda quella dei Tir americani. La linea del cofano è rialzata e allungata, le sporgenze sono ridotte, la griglia esprime attraverso le cromature una raffinatezza ‘automobilistica’. Come tutte le vetture della Casa francese, anche il nuovo veicolo da lavoro ha al centro la grande Losanga e le firme luminose a LED C-Shape. Azzeccatissima anche l’inedita livrea ‘Grigio Urbano’. Anche a bordo le nostre sensazioni sono positive: il nuovo cruscotto presenta inserti cromati, anche sul pomello del cambio; nuova è la selleria; al centro del cruscotto c’è il display digitale TFT 3,5’’, mentre in mezzo alla plancia lo schermo del navigatore è completamente integrato.

LA ‘EASY LIFE’

Parlando di un veicolo da lavoro non possiamo limitarci a esteri e interni. In questo caso c’è anche un’altra dimensione, forse preponderante: la funzionalità dell’abitacolo e della zona di carico. Com’è la vita a bordo del nuovo Master? Partiamo da un record: 105 litri di vani portaoggetti; la migliore capacità della categoria. Merito anche dell’enorme cassetto anteriore ‘Easy Life’. Chi siede a destra ha davanti a sé un’altra soluzione ‘Easy Life’: il nuovo tavolino a scomparsa. Lo schienale centrale si può invece ribaltare e diventa un piano di appoggio girevole per il Pc. Per ricaricare lo smartphone è presente la piattaforma a induzione. Passiamo alla zona di carico: ora è più luminosa, con le doppie luci a LED 5 volte più potenti, ed è più facile accedervi, grazie alle maniglie ergonomiche e alla soglia di carico bassa. Il volume raggiunge i 22 m3.

I 5 NUOVI ADAS

Il segmento degli LCV è spesso popolato da autisti non professionisti, privi di ‘quell’occhio’ necessario per condurre mezzi ingombranti. Per questo meritano la citazione i nuovi ADAS. Il primo lo abbiamo trovato utile in ogni fase di guida: si tratta del ‘Rear View Assist’, un assistente per il monitoraggio della visione posteriore, con un display nella parte alta del parabrezza. Durante la prova il clima lusitano è stato clemente ed è così rimasto inoperativo il ‘Side Wind Assist’. Il ‘Front Park Assist’ ci ha aiutato nelle manovre in città, mentre la nostra guida attenta (e l’assenza di ciclisti spericolati) ha evitato all’‘Active Emergency Braking System’ di attivare la frenata automatica AEBS. Ultimo sistema introdotto è il ‘Blind Spot Warning’. A disposizione restano l’avviso di superamento della carreggiata, l’assistente al parcheggio posteriore, la telecamera di retromarcia con indicatori dinamici e l’‘Automatic lights and wipers’.

FINO A 180 CAVALLI DI POTENZA

Efficienza, potenza, coppia e consumi: l’unico termine col segno meno davanti è l’ultimo. Il nuovo Master è dotato di una nuova gamma di motorizzazioni 2.3 dCi, conformi alle norme Euro 6d-temp e con tecnologia Twin Turbo. La massima potenza è di 180 CV e 400 Nm. Il risparmio sui consumi arriva fino a 1l/100 km. Queste motorizzazioni possono essere associate, a seconda della versione, a una trasmissione manuale o robotizzata a 6 rapporti. Il nostro test drive si è concentrato su 2 versioni: il Master spinto dal dCi 180 CV, trazione anteriore e il Master a trazione posteriore dCi 165 CV. Nelle rispettive trazioni queste sono le unità ‘top’. Inoltre entrambi i furgoni avevano una zavorra di 640 Kg per simulare la guida in condizioni di carico.

GLI HIGHLIGHTS AL VOLANTE

Al volante ci ha convinto la qualità percepita, elevata per un veicolo da lavoro (vedi il confronto con il nuovo Ducato). Al di là del parabrezza non fa capolino il cofano, e questo ci ha dato la sensazione di avere tra le mani un van dinamico. Approvato anche il comfort, con il sedile che ha una specifica regolazione lombare. Il navigatore ci ha permesso di capire al volo dove eravamo grazie allo schermo touch. La ‘Rear View Assist’ l’abbiamo trovata preziosa. Meno invogliati a pigiare sul pedale del gas, a differenza della prova del nuovo Trafic, il Master ci ha colpito in positivo per la comodità dell’abitacolo, il design e la qualità percepita. Ragguardevole il ventaglio delle versioni, oltre 400 nella gamma italiana, tra 4 lunghezze, 3 altezze e le varie unità motrici, senza dimenticare le configurazioni approntate dagli allestitori certificati. In Italia arriverà a settembre da 25.900 euro.

ELETTRICO PER L’ULTIMO MIGLIO

Renault a Lisbona ha svelato anche il Master 100% elettrico. Si tratta di un veicolo adatto alle consegne dell’ultimo miglio nei centri urbani, capace di 120 km di autonomia reale. La batteria è da 33 kWh e richiede 6 ore di ricarica completa tramite WallBox. La power unit, identica a quella di Zoe e Kangoo Z.E., produce un’energia di 57 kW, equivalente a 76 CV. Anche con questo modello, Renault cercherà d’incrementare le vendite dei veicoli commerciali leggeri di oltre il 40% e di raddoppiare la copertura del mercato, passando dal 24% a più del 50%. La Casa transalpina inoltre si pone l’obitettivo di rimanere leader dei veicoli commerciali elettrici, elettrificando il 100% dei furgoni, e di diventare primo attore mondiale degli LCV grazie all’Alleanza con Nissan e Mitsubishi.