Notizie contrastanti da Torino. Mentre nel 2024 Fiat si conferma il marchio più venduto del mercato in Italia, la produzione italiana di Stellantis è diminuita del 37%.
Fiat Professional raggiunge quota di mercato del 23,6%
La casa torinese al termine del 2024 riconferma la sua posizione di primo marchio per volumi di vendita nel mercato italiano con quasi 189.000 veicoli (auto più commerciali) immatricolati, corrispondenti al 10,7%.
Inoltre nel mercato dei veicoli commerciali, Fiat Professional è stato il marchio che ha realizzato la migliore performance in Italia nei 12 mesi, con una quota del 23,6% pari a 46.667 immatricolazioni.
Questo risultato è dovuto anche al primo posto assoluto del Ducato, prodotto nello stabilimento di Atessa, anche in versione 100% elettrico. Il Ducato ha venduto in Italia quasi 20.000 unità (19.647 per la precisione), accompagnato dalle ottime prove di Doblò e Scudo, rispettivamente primo e secondo nei propri segmenti.
Fiat Professional si conferma il primo marchio anche nel mercato dei veicoli commerciali 100% elettrici, con una quota di mercato del 16,6%, grazie ad una gamma recentemente rinnovata di modelli a batteria.
Stellantis Italia cala la produzione del 37%
Dati più negativi invece per Stellantis che sta riducendo progressivamente la produzione di veicoli in Italia. Il calo più significativo si è registrato nel settore delle autovetture, con una diminuzione del 46%, ma anche la produzione di veicoli commerciali ha subito una contrazione del 17%.
Secondo i sindacati questa riduzione è attribuibile in gran parte all’eccesso di capacità produttiva dovuto al calo dell’interesse da parte dei clienti, e questo nonostante il Gruppo abbia presentato piani per incrementare la produzione in Italia entro la fine dell’anno, con effetti che non si vedranno prima del 2026, quando verranno presentati i nuovi modelli. Stellantis, come altri produttori europei, starebbe lottando contro una domanda indebolita, soprattutto per le auto elettriche, nonché con le normative restrittive sulle emissioni di CO2 dell’Unione Europea.