Sono partiti da oggi, 22 ottobre, i contributi 2025 per l’acquisto di furgoni elettrici destinati a microimprese. Il provvedimento è stato emesso con decreto del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 settembre scorso. L’obiettivo è quello di incentivare l’acquisto di veicoli elettrici a zero emissioni, contribuendo così al raggiungimento dell’obiettivo europeo di decarbonizzazione dei trasporti.
La dotazione complessiva è di oltre 597 milioni di euro, con la possibilità di ulteriori fondi da riprogrammazioni future. Gli incentivi saranno attivi dalle ore 12 di oggi fino al 30 giugno 2026 o fino a esaurimento fondi.
Importo del contributo e beneficiari
L’importo del contributo per veicolo è di 20.000 euro (fino al 30% del prezzo d’acquisto, IVA esclusa). I beneficiari sono microimprese (con massimo 10 dipendenti e fatturato annuo fino a 2 milioni di euro), aventi sede legale in un’area urbana funzionale e con posizione fiscale e contributiva regolare. È richiesta la rottamazione di un veicolo fino a Euro 5, intestato da almeno sei mesi. Il sostegno economico rientra nel regime de minimis e comporta l’obbligo di mantenere la proprietà per due anni.
Veicoli ammessi e modalità
Sono ammessi fino a due veicoli commerciali nuovi di categoria N1 (massa complessiva fino a 3,5 tonnellate) e N2 (massa complessiva fino a 12 tonnellate), con alimentazione esclusivamente elettrica (BEV). Lo sconto viene applicato direttamente dal venditore al momento dell’acquisto.
La procedura per ottenere il contributo si basa su una piattaforma digitale gestita da Sogei (qui il link). I beneficiari dovranno registrarsi online, autocertificando i requisiti previsti e inserendo la targa del veicolo da rottamare. Nel caso delle microimprese, sarà necessario dichiarare anche la situazione contributiva e l’ammontare degli aiuti de minimis ricevuti negli ultimi tre anni. Una volta completata la registrazione, il sistema genera un buono corrispondente all’importo spettante.
Il buono deve essere validato entro trenta giorni presso un venditore accreditato. È in quel momento che si sottoscrive il contratto di acquisto, che dovrà comunque essere firmato non oltre il 30 giugno 2026. Il contributo non può essere usato come acconto. Dopo la consegna del nuovo veicolo, il vecchio deve essere rottamato: il venditore ha trenta giorni per consegnarlo a un demolitore autorizzato, procedere alla cancellazione presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista e caricare la documentazione richiesta. Solo a quel punto lo Stato rimborsa il contributo al venditore.
Controlli e sanzioni
Sono previsti controlli rigorosi e sanzioni in caso di irregolarità. Dichiarazioni mendaci, vendita anticipata del veicolo prima dei ventiquattro mesi, violazioni del regime de minimis o mancata rottamazione comportano la revoca del contributo e il recupero delle somme erogate. Anche i venditori hanno obblighi stringenti: devono conservare la documentazione per cinque anni e garantire la corretta esecuzione di tutte le fasi.
Altri contributi
E’ previsto anche un bonus anche per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica, che può coprire fino all’80% della spesa (massimo 8.000 euro per aziende).