Quali sono le prestazioni dei veicoli commerciali elettrici in reali condizioni di guida? Quanto influiscono, ad esempio, carico, percorso e temperatura ambientale sull’autonomia dichiarata dal Costruttore? Come pianificare, quindi, le soste e le ricariche?
Come pianificare un percorso per eLCV
Nel pianificare il percorso giornaliero di un veicolo commerciale elettrico è bene considerare che non si può fare affidamento solo sull’autonomia dichiarata dal Costruttore in base al ciclo WLTP. Ci sono diversi fattori, infatti, che possono accelerare il consumo della carica della batteria.
Il freddo, ad esempio, può influire sull’autonomia di un furgone elettrico per il 30-40% e il pieno carico influisce per il 20% circa. Il tipo di percorso sembra abbastanza ininfluente, ma – attenzione – i frequenti stop&go sono estremamente energivori. Questi, almeno, sono i risultati di uno studio internazionale indipendente commissionato da Arval a un ente specializzato nei collaudi e nelle omologazioni di veicoli.
Cos’è il ciclo WLTP?
Il WLTP (Worldwide Harmonised Light vehicles Test Procedure) è un protocollo europeo di omologazione dei veicoli. Attraverso uno specifico ciclo di test e una specifica procedura in condizioni normalizzate di laboratorio vengono misurati il consumo di carburante e le emissioni inquinanti. Il protocollo WLTP ha sostituito la precedente procedura di omologazione NEDC (New European Driving Cycle).
Il freddo consuma la carica delle batterie?
In realtà, il fatto che la temperatura esterna influisca sulla carica delle batterie è un fenomeno conosciuto e ben visibile anche se osserviamo semplicemente il nostro smartphone. La ricerca di Arval fornisce la conferma e, soprattutto, quantifica “il danno” per un veicolo commerciale elettrico.
Dai test, infatti, è emerso come il freddo influisca sulle prestazioni della batteria, sia in termini di capacità sia per quanto riguarda la rigenerazione in frenata. In condizioni invernali, in un ciclo combinato, quindi, è possibile prevedere un’autonomia effettiva del 60-70% rispetto a quella indicata dal WLTP.
Il pieno carico scarica le batterie più velocemente?
Riguardo al carico utile, i furgoni elettrici si comportano un po’ come i furgoni ad alimentazione tradizionale, quindi sì, il pieno carico fa consumare di più. Quanto?
Generalmente, con un carico utile del 75% si consuma il 20% di carburante (o di energia) in più rispetto a un veicolo scarico.
Percorso e consumi, occhio agli stop&go
Riguardo al tipo di percorso, partiamo dal presupposto che i furgoni elettrici offrono la loro massima efficienza nei percorsi extraurbani e a velocità media. Considerando tre scenari di carico, 0%, 50% e 100%, non sembra esserci differenza nei consumi, l’autonomia si attesta mediamente intorno all’80% di quanto indicato dal WLTP.
Quello che incide pesantemente sul consumo di energia è, invece, il tipico ciclo “fermata e ripartenza” dei percorsi urbani, con ripetute accelerazioni da fermo. L’energia consumata, tra l’altro, non viene completamente recuperata con la rigenerazione della frenata.
I veicoli commerciali del test Arval
I risultati di cui abbiamo raccontato sono il frutto di test standard (Real Driving Emissions o RDE) svolti su tre veicoli commerciali elettrici di tre diverse Case automobilistiche: un van compatto con MTT di 2,4 tonnellate, un furgone medio con MTT da 2,4 a 3 tonnellate e un Large van con MTT di oltre 3 tonnellate.