Nuovo Mercedes-Benz Vito, il test drive al Museo dell’Aeronautica

Uno schieramento di nuovi Mercedes-Benz Vito si trova parcheggiato a pochi passi dai velivoli storici del Museo dell’Aeronautica Militare, a Roma: ma cosa hanno in comune? Non saranno certo le nuove bocchette di ventilazione look Turbina dell’abitacolo. Un veicolo solido e coi piedi, pardon, con le ruote ben piantate sull’asfalto, nulla ha a che vedere con l’esile macchina volante dei fratelli Wright, che si trova all’ingresso del primo ambiente espositivo. Eppure…

STORIA, VERSIONI, PREZZI, MISURE

Ogni velivolo del Museo Storico dell’Aeronautica Militare ha una storia da raccontare. Anche il Mercedes-Benz Vito ha una sua storia, che inizia nel 1996 e prosegue con le versioni successive del 2003 e del 2014 (oltre 530.000 unità nel mondo). Nel 2020 il van tedesco si rinnova, in tutte e 3 le sue versioni: Furgone (per il trasporto di cose, da 24.027 euro), Tourer (per il trasporto di persone, da 27.057 euro) e Mixto (ca va sans dire, da 25.554 euro). I clienti possono optare, per ciascuna versione, per le varianti Compact, Long ed Extralong (lunghezze da 4.895 a 5.370 mm e passo da 3.259 a 3.430 mm).

DIESEL? NEW DIESEL!

Vicino ad Eugenio Blasetti, Direttore Comunicazione di Mercedes-Benz Italia, c’è un imponente propulsore. Il motore è il pezzo forte del nuovo Vito 2020, ma questo pezzo di storia nasce per volare. È il Daimler Ben DB-605, che permetteva ai migliori caccia della Seconda Guerra Mondiale di prendere il volo. Il Vito è invece spinto da un diesel virtuoso in termini di efficienza, tanto che gli stessi uomini della Casa della Stella lo apostrofano ‘New Diesel’. È l’OM654, nato da una gestazione decennale. Dotato di basamento in alluminio e pistoni in acciaio, è più leggero del predecessore di 31 kg. Raggiunge i 330 CV nella variante 6 cilindri, ma ha nella riduzione delle emissioni la sua forza.

PULITORE D’ARIA: L’ESPERIMENTO A MILANO

L’aria per volare, la qualità dell’aria per guidare. I tecnici Mercedes hanno fatto un test particolare. Una delle aree più inquinate d’Italia è senza dubbio la galleria sotto la Stazione Centrale di Milano. Lì si accumulano ‘miasmi’ di ogni genere. Così Mercedes ha fatto un esperimento: far transitare un veicolo nella galleria, spinto dal nuovo OM654 e dotato di 2 sensori. Una sorta di doppio ‘naso’: l’uno captava la qualità dell’aria che incontrava l’auto, l’altro la qualità che l’auto rilasciava dietro di sé. Ebbene, quella emessa era meno ‘sporca’ di quella presente nel tunnel. Come si spiega tale prodigio? La pulizia dei gas di scarico in un veicolo avviene solo a elevate temperature. Così è venuta in mente un’idea innovativa ai progettisti. Quella cioé di rendere molto compatto il gruppo che pulisce i gas di scarico e di attaccarlo al motore. Grazie al suo calore la pulizia entra subito in azione.

IL FACELIFT 2020

Cosa cambia dal punto di vista estetico? La cabina di pilotaggio del nuovo Vito offre il rivestimento in tessuto nero Caluma, nuove tipologie di consolle centrale e di inserti e infine l’apertura elettrica del portellone posteriore. Fa un balzo in avanti anche la telematica, con nuovi sistemi con radio DAB e touch display, il limitatore di velocità, la telecamera posteriore migliorata e l’Active brake assist. Il disegno del cavallino rampante sulla carlinga dell’aereo che fu di Francesco Baracca (in seguito il cavallino rampante di Maranello) ci ricorda come, alla fine, l’estetica non sia un dettaglio. E così il nuovo Vito sfoggia un nuovo frontale, nuove vernici e tipologie di cerchi (da 17, 18 e 19 pollici).

MAYDAY

Le fragili macchine volanti di inizio Novecento suscitano nei visitatori del Museo romano un immediato bisogno di… sicurezza! A tal proposito il Vito si dota di: Crosswind Assist, Attention Assist, Blind Spot, Lane Keeping Assist, Active Brake Assist e Active Lane Keeping Assist, Highbeam Assist, Cruise control e DISTRONIC. Inoltre ci sono la Telecamera retromarcia, il Park pack con visuale a 360 gradi, il Sensore pioggia con Wet Wiper e il Traffic Alert. Insomma, manca solo il paracadute!

‘SELECT’, IL PIÙ ACCESSORIATO

Vito Furgone e Vito Mixto si equiparano negli allestimenti. Entrambi si possono ordinare Cargo e Pro, a seconda degli accessori che si desiderano. Il Vito Tourer, invece, oltre a Base e Pro, è anche Select. Si tratta di uno step qualitativo ulteriore, che include: Audio 30; Park Assist; Retrovisori esterni ripiegabili elettricamente; Mascherina cromata per la griglia del radiatore; Telecamera posteriore; Porta laterale sinistra; Finestrini oscurati del vano posteriore; Sistema di guide dei sedili con chiusura rapida.

ROMA-BRACCIANO, BRACCIANO-ROMA

Al volante del Vito Furgone 116 CDI da 163 CV e 380 Nm di coppia (consumo di carburante nel ciclo combinato 6,4-5,8 l/100 km, emissioni di CO2 nel ciclo combinato 169-156 g/km) il motore svela anche un’altra dote, oltre all’efficienza: una progressione notevole, assecondata dal cambio a 6 rapporti (per la prima volta è disponibile anche l’automatico 9G-TRONIC). Il modello 124 CDI invece accelera da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi e la velocità massima è di 210 km/h. Per chi non ha l’abitudine a guidare con una visuale posteriore limitata, l’optional dello specchietto retrovisore interno digitale è un ‘must’. Il display non è tra i più moderni, ma i nuovi sistemi d’infotainment Audio 30 e Audio 40 soddisfano le principali richieste dei clienti. Dispongono infatti di un touchscreen da 7’’ con integrazione dello smartphone tramite Apple CarPlay e Android Auto.

CON LA ‘E’ DAVANTI

Mercedes-Benz Vito è anche Mercedes-Benz e-Vito, l’unico van ‘mid-size’ elettrico sul mercato. Con un’autonomia che, nella versione Tourer, può arrivare fino a 400 km, il Vito elettrico si può guidare con un’interessante formula a noleggio a disposizione dei clienti: l’e-Vito Furgone Long ha un prezzo di 44.754 euro, con colonnina di ricarica e aria condizionata incluse (rata da 856 euro e anticipo zero). Una modalità che permette a chi lo noleggia di rendersi conto dei vantaggi economici derivanti da un furgone elettrico. Per un padiglione di aerei elettrici, invece, è ancora troppo presto…

IL MUSEO STORICO

Situato a Vigna di Valle, frazione di Bracciano, a meno di un’ora dal centro di Roma, il Museo Storico dell’Aeronautica Militare merita la visita e la meriterà ancora di più in futuro. Il complesso, che ospita anche  il reparto sperimentazioni meteorologia, il centro sportivo e una stazione ricevente del sistema satellitare Sicral, è infatti in espansione e pronto ad ospitare molti visitatori nel prossimo futuro. Inoltre il lago di Bracciano era, ed è ancora, la pista di decollo e atterraggio dell’ex aeroporto di Bracciano-Vigna di Valle, inaugurato nel 1908: è la più antica infrastruttura aeroportuale d’Italia.