Toyota punta sul trasporto professionale green. In arrivo nuovi modelli

Presto avremo un nuovo furgone elettrico Toyota e, a seguire, un camion a idrogeno made in Japan.

In Giappone, a metà luglio, infatti, Toyota, insieme con Isuzu, Hino e Commercial Japan Partnership Technologies Corporation (CJPT), ha annunciato una partnership per lo sviluppo di camion elettrici a idrogeno per il mercato di massa.

Qualche mese prima, in Europa, la Casa giapponese aveva siglato un’intesa con Stellantis per lo sviluppo di un large van, anche elettrico, su base Ducato.

Nuovo Large Van Toyota Stellantis nel 2024

Dopo i modelli compatti e di medie dimensioni già presenti sul mercato (Proace e Proace City), presto a completare la gamma dei veicoli commerciali Toyota Professional arriverà anche un nuovo furgone di grandi dimensioni. Il modello segnerà anche il debutto della Casa giapponese nel segmento.

Frutto della partnership con Stellantis, il Large Van delle Tre Ellissi dovrebbe avere base Ducato/ Boxer/ Jumper/ Movano e comprendere una versione full electric. Il debutto è previsto per la prima metà del 2024.

I camion a idrogeno giapponesi nel 2023

Anche nel Paese del Sol Levante si lavora sulla mobilità sostenibile a base di idrogeno, la recente partnership tra Toyota, Isuzu, Hino e CJPT punta a fondare una società dell’idrogeno che amplierà le opzioni disponibili e aumenterà la domanda facendo scendere i costi. Le società promuoveranno quindi i camion elettrici Fuel Cell e il loro uso diffuso, almeno in Giappone.

Fuel Cell per la distribuzione urbana

Gli autocarri a idrogeno giapponesi verranno utilizzati per la distribuzione nei supermercati e nei minimarket. Dotati di funzioni di refrigerazione e congelamento, percorreranno lunghe distanze, per orari prolungati, per più operazioni di consegna in un giorno. Avranno, quindi, capacità di rifornimento rapido.

Questi camion arriveranno sul mercato dopo gennaio 2023 e verranno subito utilizzati dai partner negli attuali siti di distribuzione a Fukushima e a Tokyo. Poi si vedrà se verranno attivate altre partnership europee per la diffusione nel Vecchio Continente.